Il Jazz Cafe e’ anche galleria d’arte
Ogni mese abbiamo una mostra che può essere visitata gratuitamente. Vogliamo che il Jazz cafe sia un luogo di arte, dove gli artisti hanno la possibilità di esporre le proprie opere senza nessun vincolo economico, agevolando cosi anche il rapporto gli acquirenti attraverso la vendita diretta delle opre in esposizione.
Qui puoi trovare tutte le foto dei quadri delle mostre che abbiamo avuto nel tempo i quadri possono essere acquistati sul nostro sito, al Jazz cafe oppure attraverso le pagine ufficiali degli artisti.
Acquista qui le tue opere.
Filippo Bragatt - Exhibition from May 5th to June 30th
Bacco Tabacco e Venere : L'arte della Seduzione
“The road of excess leads to the palace of wisdom” da “Proverbs of Hell” line 3 (Plate 7), William Blake
Presso il Jazz Cafè veniamo accolti da una sequenza di cinque ritratti che raffigurano personaggi di film conosciuti e ben saldi nella nostra memoria, personalità dalle tonalità sfumate che incarnano nello stesso tempo il bene e il male. Lucifero l’angelo caduto, colui, che potremmo definire l’icona rivoluzionaria e ribelle di un decadente paradiso, avvolge nelle sue ali questi luminosi protagonisti di pellicole intramontabili. La disponibilità di questi luciferini a cadere nel vizio li rende giganteschi quando comprendiamo che essi possono essere portatori di messaggi positivi. Aldous Huxley nel suo famoso saggio “The Doors of Perception” del 1954 afferma che la mescalina, ricavata dal peyote, apre la mente umana alla rivelazione di altri universi e a verità ultraterrene, consentendo ai “privilegiati”, agli “eletti” di penetrare nei segreti inaccessibili a una mente ordinata e razionale. Huxley trova ispirazione per il titolo del suo importante scritto nel famoso poema di William Blake “The marriage of Heaven and Hell” del 1793. Blake, che illustra il suo stesso poema, sostiene il fascino dell’inferno quale luogo di libertà di espressione nel quale il dionisiaco prende il sopravvento sul dispotismo, l’autoritarismo e la rigidità del Paradiso.
Qualsiasi tipologia di droga solleva la mente dell’uomo alla visione del divino, inondando la nostra anima di una sacra estasi, consegnandoci al flusso divino della natura in una dimensione sottratta al tempo e allo spazio. Lo stesso Victor Hugo nel suo capolavoro “I miserabili” nel descrivere in forma velata il primo rapporto amoroso fra Cosette e Marius Pontmercy si riferisce all’amplesso come a un momento nel quale persino le creature angeliche scendono sulla terra a testimoniare l’infinito nell’umano.
Nella performance dal vivo Bragatt materializzerà davanti ai nostri occhi il “Mimmo” di Carlo Verdone, ovvero l’innocente, l’ingenuo che dovrebbe essere iniziato al peccato del sesso che è conoscenza, ma che infine finisce per tirarsi indietro……ma dobbiamo ricordarci sempre che la mela dell’albero del paradiso terrestre ha reso l’uomo libero e interprete, protagonista della sua storia.
Massimo Mencarelli Exhibition From April 4th to May 2nd
Soul City
Presso il Jazz Cafè a Roma, in Via Giuseppe Zanardelli 12, il cui titolare è Danilo Maira, abile e sensibile organizzatore che ha voluto e saputo unire, con intuizione e lungimiranza, alla sua attività imprenditoriale nel settore della ristorazione la sua vocazione nella promozione di talenti artistici e musicali, s’inaugura questa domenica 3 aprile la personale di Massimo Mencarelli “Soul City” a cura di Mario Tacinelli, curatore della location nel cuore di Roma e che ci sorprenderà nel prossimo futuro, sempre presso questa sede, presentandoci molte novità del panorama artistico della Capitale. La mostra vede il prezioso contributo critico di Giuseppe Ussani d’Escobar e sarà visibile fino al 2 maggio. Saranno presentate 16 opere su tela. Si tratta di visioni astratto-geometriche che evocano un universo di ritmi nelle sovrapposizioni di colori. Città dell’anima che prendono la loro consistenza dai colori e dalle forme, visioni dall’alto, mappe dell’anima stese davanti ai nostri occhi per essere contemplate. A questo elegante piacere per gli occhi e per lo spirito si affiancheranno le prelibatezze musicali selezionate dall’esperto Direttore Artistico del prestigioso locale Manuel Bosco.
Il noto critico Giuseppe Ussani d’Escobar afferma a proposito dell’artista: “Nelle opere di Massimo Mencarelli un sentimento febbrile della spazialità costruisce e organizza la danza delle forme. L’artista, nella sua intimità, vive un rapporto speciale con la natura e in particolare con il mare, di conseguenza la sua anima ha sete di infinito e si stacca da terra come un gabbiano in volo ed ecco davanti ai nostri occhi comparire le città dell’anima: sono geometrie che s’intersecano, si scontrano, si sovrappongono; potrebbe trattarsi di binari di una ferrovia sui quali sono stati abbandonati vagoni multicolori, dell’underground di una metropolitana londinese, di una città con i suoi isolati a volte squadrati e a volte disorientati”
Ussani d’Escobar scorge inoltre una somiglianza spirituale ed espressiva tra l’artista e il grande Mondrian, così affermando: “Mondrian nel suo “Broadway Boogie-Woogie” del 1942-43 contempla dall’alto New York e le sue strade ad angolo retto dove immaginari taxi s’incontrano e la città risuona della sua musica: il jazz. Le città di Massimo vivono di pulsazioni ritmiche e spaziali, di una loro sonorità nutrita dei timbri di colore che rappresentano i clacson dello spirito”.
La personale sarà visitabile dal 4 aprile al 2 maggio 2022 presso il “Jazz Cafè” in via Giuseppe Zanardelli, 12 – 00186 Roma, dal lunedì alla domenica dalle 10:00 alle 24:00
Info: cellulare +39 339 2508291; Jazz Cafè Tel. +39 06 68210119